Lo Schiaffo di Tunisi
Lo "Schiaffo di Tunisi" (o Incidente dello Schiaffo di Tunisi) si riferisce a un incidente diplomatico avvenuto il 18 marzo 1900 a Tunisi, all'epoca protettorato francese. Coinvolgeva il console italiano a Tunisi, Giulio Cesare Montagna, e un ufficiale francese.
L'incidente scatenò una forte reazione in Italia, alimentando il sentimento anti-francese e contribuendo ad aumentare le tensioni tra i due paesi.
Cosa Accadde:
Secondo le fonti italiane, Montagna fu schiaffeggiato in pubblico da un ufficiale francese. Le circostanze esatte e le ragioni dietro l'aggressione rimangono oggetto di dibattito storico. Le versioni francesi dell'incidente tendono a minimizzare l'aggressione, descrivendola come una spinta o un alterco verbale.
Conseguenze:
- Reazione in Italia: La notizia dello schiaffo provocò indignazione pubblica in Italia. Manifestazioni e proteste anti-francesi scoppiarono in diverse città. La stampa italiana alimentò il sentimento nazionalista.
- Crisi Diplomatica: L'incidente inasprì le relazioni tra Italia e Francia. Il governo italiano chiese scuse formali e riparazioni.
- Influenza sulla Politica Estera Italiana: Lo Schiaffo di Tunisi contribuì a spingere l'Italia verso l'orbita della Triplice Alleanza (Germania, Austria-Ungheria, Italia). La Francia, percepita come un rivale, divenne un obiettivo della propaganda nazionalista italiana.
Fattori Coinvolti:
- Rivalità Coloniale: Sia l'Italia che la Francia avevano interessi coloniali nel Nord Africa. La Tunisia era stata occupata dalla Francia nel 1881, deludendo le aspirazioni italiane.
- Nazionalismo: L'epoca era caratterizzata da un crescente nazionalismo in Europa. Lo Schiaffo di Tunisi divenne un simbolo dell'umiliazione nazionale italiana.
- Propaganda: La stampa giocò un ruolo significativo nell'esacerbare le tensioni, amplificando l'incidente e alimentando il sentimento anti-francese.
Concetti Chiave: